Come indicato dalla parola stessa, è una condizione di disidratazione che si riscontra nei pulcini entro i primi 3-4 giorni di vita. Generalmente è determinata da un trasporto molto lungo e/o da condizioni di surriscaldamento degli animali, che iniziando a respirare a becco aperto perdono velocemente liquidi corporei. Attenzione perché la disidratazione può venire a crearsi anche in allevamento, se la lettiera è fredda e i pulcini tendono a rimanere sotto le cappe senza andare a bere.
Questa condizione può essere causa di elevata mortalità nella prima settimana (in genere con un picco attorno ai 3-4 giorni). Gli animali colpiti hanno generalmente le zampe “secche” e all’esame necroscopico la pelle è tenacemente adesa alla parte muscolare.I reni si presentano pallidi con degli accumuli di urati negli ureteri, come si può vedere nella foto a lato.
Nei casi più gravi l’accumulo di urati può interessare anche cuore e fegato, e può essere confuso con una condizione di colisetticemia.
La distinzione può essere fatta raschiando la superficie: gli urati sono cristalli, pertanto danno una sensazione simile a carta vetrata, mentre la fibrina da colisetticemia somiglia più ad un panno e non ha alcun aspetto cristallino.
Come si cura: L’unico intervento possibile è la prevenzione: bisogna far sì che i pulcini si rechino all’abbeveratoio nel più breve tempo possibile, curando in modo particolare il preriscaldamento della lettiera (almeno 28°C al momento dell’accasamento).
Sempre in ottica preventiva, un piccolo aiuto può derivare dalla somministrazione in acqua da bere di sali reidratanti.
A cura del Servizio Tecnico Avizoo, 01/03/2019.