Cos’è:
E’ una patologia batterica che si può manifestare durante tutte le fasi di vita dell’animale, causata da batteri coliformi. Può causare elevata mortalità, disuniformità e formazione di scarto.
Come si riconosce:
In genere gli animali colpiti restano fermi in atteggiamento di sofferenza. Trattandosi di una patologia secondaria, di solito c’è una causa predisponente (ad es. infezioni da virus e/o altri batteri, immunodepressione, sbalzi di temperatura, ecc.).
All’esame necroscopico, in fase precoce si trova generalmente della schiuma nei sacchi aerei, ed in alcuni casi si accumula del liquido giallo paglierino nel pericardio. Proseguendo con la cronicizzazione dell’infezione, l’essudato si organizza fino a formare un “panno” a livello del cuore e del fegato, per poi estendersi agli altri organi (soprattutto tra le anse intestinali e nei sacchi aerei). In fase tardiva, con l’organizzazione del materiale si ha la formazione di membrane fibrinose, di colore giallo e consistenza fibrosa.
Come si cura:
In genere l’intervento in fase precoce ha una buona riuscita terapeutica, a patto di utilizzare il giusto antibiotico (come ad esempio chinoloni, aminopenicilline, sulfamidici, ecc.), che verrà prescritto dal servizio veterinario, ove possibile dietro esecuzione di un antibiogramma.
Se l’infezione è in fase cronica, gli animali colpiti maggiormente smetteranno di crescere con formazione di scarti. E’ importante selezionare dal gruppo tali animali in quanto la loro totale guarigione è impossibile, inoltre continueranno per tutta la vita a disseminare batteri, costituendo un importante veicolo di reinfezione.
A cura del Servizio Tecnico Avizoo, 13/06/2019